Ingresso Fusco
Coordinate geografiche: 37.142730, 15.046192
Dall’ingresso Fusco, situato nel comune di Sortino (SR), è possibile accedere al sentiero principale della riserva realizzato sul tracciato dell’ex ferrovia Siracusa-Vizzini-Ragusa.
Ingresso Fusco
Coordinate geografiche: 37.142730, 15.046192
Dall’ingresso Fusco, situato nel comune di Sortino (SR), è possibile accedere al sentiero principale della riserva realizzato sul tracciato dell’ex ferrovia Siracusa-Vizzini-Ragusa.
Ingresso Saramenzana
Coordinate geografiche: 37.141540, 15.036923
L’ingresso è sito in contrada Saramenzana, nel comune di Sortino (SR); da esso è possibile accedere all’ingresso nord del sentiero “Saramenzana” ed al sentiero “Necropoli Nord”
Ingresso Palombazza
Coordinate geografiche: 37.122206, 14.976322
È situato nell’omonima contrada del comune di Sortino (SR). Percorrendo la strada regionale SR11 per 4,8 km si giunge all’ingresso del sentiero Sella di Filipporto; continuando ancora per qualche chilometro sulla stessa strada si arriva dapprima al sentiero “Anaktoron ed infine al sentiero “Necropoli-nord”.
Ingresso Ponte Diga
Coordinate geografiche: 37.102441, 14.956541
Situato nel territorio del comune di Cassaro (SR), l’ingresso Ponte Diga permette di accedere al sentiero principale della riserva dal lato ovest. Attualmente risulta interdetto in quanto il percorso carrabile, a seguito degli eventi meteo avversi del Novembre 2021, presenta il totale crollo del ponte di attraversamento dell’impluvio sul torrente Mascà.
Sentiero “Ex ferrovia SR-RG-Vizzini”
Questo percorso consente, dopo un’ascesa di circa 1 km, per un dislivello di 120 m, di arrivare all’ingresso Nord dell’area archeologica di Pantalica; non presenta difficoltà di rilievo.
Dopo 1200 m dall’ingresso Fusco, poco prima dell’imbocco della galleria dell’ex ferrovia, si scende a destra lungo una carrareccia che conduce al fiume; qui si può ammirare il bosco fluviale, dominato da salici bianchi e oleandri, che forma una volta impenetrabile.
Attraversato il fiume, giunti di fronte alla parete di roccia, inizia l’ascesa lungo quello che rimane di una mulattiera intagliata nella roccia che, con quattro tornanti, permette di superare il tratto più ripido del pendio. Salendo fra carrubi, mandorli e ulivi si raggiunge così la strada regionale SR11 e, seguendo la stessa a sinistra, dopo 100 circa metri, si arriva all’ingresso Saramenzana da cui si diparte il Sentiero “Necropoli Nord”.
Sentiero “Saramenzana”
Questo percorso consente, dopo un’ascesa di circa 1 km, per un dislivello di 120 m, di arrivare all’ingresso Nord dell’area archeologica di Pantalica; non presenta difficoltà di rilievo.
Dopo 1200 m dall’ingresso Fusco, poco prima dell’imbocco della galleria dell’ex ferrovia, si scende a destra lungo una carrareccia che conduce al fiume; qui si può ammirare il bosco fluviale, dominato da salici bianchi e oleandri, che forma una volta impenetrabile.
Attraversato il fiume, giunti di fronte alla parete di roccia, inizia l’ascesa lungo quello che rimane di una mulattiera intagliata nella roccia che, con quattro tornanti, permette di superare il tratto più ripido del pendio. Salendo fra carrubi, mandorli e ulivi si raggiunge così la strada regionale SR11 e, seguendo la stessa a sinistra, dopo 100 circa metri, si arriva all’ingresso Saramenzana da cui si diparte il Sentiero “Necropoli Nord”.
Sentiero “Bisanti”
Questo sentiero permette di evitare l’attraversamento della seconda galleria, è lungo circa 800 metri e non presenta difficoltà particolari. E’ sicuramente tra gli itinerari più suggestivi della Riserva poichè offre la vista di incantevoli specchi d’acqua e della parte sud-orientale della necropoli di Pantalica.
Percorrendo la stessa carrareccia del sentiero “Serramenzana”, invece di svoltare a destra ed attraversare il fiume, si procede dritto, lungo uno stretto sentiero che a destra costeggia un laghetto.
Durante il percorso s’incontrano esemplari di pioppo bianco e nero, salici pedicellati ed oleandri. Alzando lo sguardo, nel dirupo si notano una cavità saturale con un enorme stalattite e, al di sotto di essa, delle aperture quadrate, in parte nascoste dalla vegetazione, che, a intervalli regolari, si susseguono nella roccia: sono le prese d’aria di un antico acquedotto di epoca greca che ancora oggi conduce le acque fino a Siracusa. Superato il laghetto, il sentiero si snoda su e giù fra le rocce in direzione Ovest, consentendo una suggestiva veduta della necropoli Sud-Est di Pantalica, fino a condurre ad un ampio slargo del fiume. Risalendo verso sinistra una scala intagliata nella roccia, ci si reimmette nella ex ferrovia, subito dopo lo sbocco della galleria.
Sentiero “Necropoli Nord”
Questo percorso collega i due tratti della strada regionale SR11, separali dalla cava del Torrente Cava Grande, poco prima della confluenza dello stesso nell’Anapo. Si può arrivare all’inizio del percorso seguendo il sentiero “Saramenzana”, o direttamente dalla suddetta strada regionale, scendendo dall’abitato di Sortino o giungendo da Cassaro/Ferla. Il sentiero, lungo circa 1400 metri, scende nella gola del Torrente Cava Grande mediante una mulattiera intagliata nella roccia con ampi gradoni. Dal sentiero è possibile avere una visione ampia e completa del complesso della necropoli Nord, la più antica poichè risale al 1270-1000 a.C.. Lungo il percorso, oltre ad ampie grotte rimaneggiate ed utilizzate come abitazioni, è possibile visitare uno dei piccoli luoghi di culto presenti nell’area: l’oratorio rupestre del “Crocifisso”, purtroppo notevolmente degradato.
Sentiero “Anaktoron”
Questo percorso consente di visitare il villaggio bizantino di S. Nicolicchio, l‘omonima chiesetta rupestre e l’Anàktoron, con incantevoli vedute aeree della valle dell’Anapo. È possibile accedervi dal tracciato della ex ferrovia, a circa 2300 metri dall’ingresso Fusco, oppure dalla strada regionale SR11. È la via più breve per portarsi dal fondovalle alla sommità del colle di Pantalica, con un’ascesa di 1 km circa e un dislivello di 150 metri. Dalla ex ferrovia il sentiero, in parte intagliato nella roccia, sale tortuosamente in direzione Nord-Est e successivamente in direzione Ovest; si giunge cosi al villaggio bizantino di San Nicolicchio. Lasciando il percorso principale e scendendo verso il ciglio dela cava, si perviene all’oratorio rupestre e al belvedere, che offre una veduta dall’alto della vallata. Ritornando sul percorso principale, si continua a salire lungo il sentiero e dopo un breve tratto si arriva ad un bivio; continuando verso destra si giunge all’Anaktoron.
Sentiero “Sella di Filipporto”
Anche questo sentiero, come il precedente è raggiungibile dall’ex ferrovia, a sud, e dalla strada regionale SR11, a nord. È lungo 1100 metri ed ha un dislivello di circa 140 metri. Lasciato il tracciato della ex-ferrovia, il sentiero, in parte intagliato nella roccia ed in parte sostenuto da muretti a secco, inizia a salire, fino a giungere ad un bivio. Qui si prende a sinistra e dopo un centinaio di metri, percorsi in piano, si arriva nel villaggio bizantino di S. Micidiario, con la piccola chiesetta rupestre. Si prosegue in direzione Nord-Ovest e, dopo 300 metri, si arriva sulla sella di Filipporto dove è possibbile ammirare l’omonima necropoli. Le piante che dominano questo versante sono il carrubo, la fillirea, l’oleastro ed i vari arbusti della macchia bassa.
La riserva Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande è aperta tutti i giorni dell’anno salvo chiusure temporanee, dovute ad eventi eccezionali, che saranno tempestivamente comunicate nella home page del sito.
Orari di apertura:
Tariffe:
Allo stato attuale non è richiesto il pagamento di un biglietto di ingresso
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Dal15 luglio 2024 presso l’ingresso di contrada Cugnarelli è attivo un servizio navetta che consentirà ai turisti di raggiungere i principali siti naturalistici e archeologici della Riserva.