Cappellaccia (Galerida cristata)
Con la sua cresta ribelle e l’aria vigile, la Cappellaccia sembra sempre sul punto di raccontarci qualcosa. In questa foto, scattata a Pantalica, è colta in un momento di perfetta sintonia con il paesaggio: tra pietre, erbe basse e fiori di campo, si mimetizza alla perfezione, ma con quello sguardo deciso non passa certo inosservata.
Non è un uccello da bosco fitto: preferisce gli spazi aperti e soleggiati, dove può muoversi con passo curioso, quasi da esploratrice. La incontriamo spesso nelle tre grandi riserve della Sicilia sud-orientale – Pantalica, Cavagrande e Vendicari – a testimonianza della sua capacità di adattarsi ai paesaggi più autentici della nostra terra.
Il suo canto è un piccolo spettacolo: vario, metallico, lanciato spesso in volo, quasi fosse una dichiarazione di presenza e vitalità. È proprio questo che colpisce della Cappellaccia: nonostante le tinte sobrie del piumaggio, ha un’anima sonora e vibrante, fatta di libertà e resistenza.
Un piccolo simbolo del Mediterraneo più arido e selvaggio, che continua a vivere tra il verde e la pietra, dove la natura parla con voce semplice ma inconfondibile.