La Fauna e la Flora dell’Oasi Faunistica di Vendicari

LA FLORA

Nella Riserva di Vendicari possiamo osservare particolari tipi di vegetazione ormai estremamente rari nel resto della Sicilia, ed anche capire come i vari fattori ecologici (clima, suolo, temperatura, ecc) ne condizionano la presenza e lo sviluppo. Tutta la vegetazione naturale di Vendicari è tipicamente “mediterranea”: essa mostra infatti i tipici adattamenti a questo clima la cui principale caratteristica è la siccità estiva più o meno prolungata. In queste condizioni la vegetazione più complessa ed evoluta che può svilupparsi spontaneamente, non è il bosco ma la “macchia mediterranea” caratterizzata da specie arbustive sempreverdi adattate all’aridità estiva grazie alle foglie sclerofille, che contribuiscono a ridurre il rischio di avvizzimento.

Riserva di Vendicari - Fauna e Flora

La macchia mediterranea che possiamo osservare sui terreni derivati dalle rocce calcaree è caratterizzata dalla dominanza del lentisco (Pistacia lentiscus) al quale si associano, in misura minore, altre specie arbustive come il mirto (Myrtus communis), l’alaterno (Rhamnus alatemus), l’oleastro (Olea europaea) e la fillirea (Phillyrea angustifolia). La macchia mediterranea, in assenza di disturbo, tende a chiudersi e a diventare quasi impenetrabile, mentre se diradata viene sostituita da altre tipologie di vegetazione, come la “gariga” in cui dominano specie arbustive che spesso assumono una caratteristica forma rotondeggiante. Le specie più tipiche sono il tìmo arbustivo (Coridothymus capitatus), lo spinaporci (Sarcopoterium spinosum), il camedrio femmina (Teucrium fruticans), lo sparzio infestante (Calicotome infest) e la palma nana (Chamaerops humilis).

Riserva di Vendicari - Fauna e Flora

Oltre alla macchia mediterranea e alla gariga nella Riserva di Vendicari sono presenti altri tipi di vegetazione che caratterizzano gli ambienti più peculiari della riserva come le spiagge sabbiose, le coste rocciose e i pantani salmastri.

L’ambiente sabbioso costiero richiede particolari adattamenti da parte delle piante che vi crescono. La vegetazione, che complessivamente viene detta “psammofila”, si presenta in fasce parallele alla costa: queste, ognuna caratterizzata da differenti specie dominanti, riflettono essenzialmente la severità dell’influenza marina che diminuisce all’aumentare della distanza dalla riva. (Vegetazione psammofila)

In prossimità della riva non si ha vegetazione, ma si osservano spesso foglie morte e altri frammenti spiaggiati della pianta marina posidonia (Posídonia oceanica) particolarmente abbondante nei fondali antistanti la riserva. E’ responsabile di quelle strane palle feltrose che si possono osservare tra la sabbia; sono formate, infatti, da parti delle radici così intrecciate e modellate dall’azione del mare.

A pochi metri dalla riva, nelle aree bagnate dalle mareggiate invernali, si rinvengono specie annuali come il ravastrello marittimo (Cakile maritim). Di seguito si ha una fascia caratterizzata da graminacee che con i loro apparati stoloniferi contribuiscono a trattenere la sabbia trasportata dal vento e quindi alla edificazione e al mantenimento delle dune. Sulle spiagge più ampie si osserva una prima fascia a gramigna delle spiagge (Agropyron junceum), mentre sulle dune mobili più alte si insedia lo sparto pungente (Ammophila arenaria). A queste graminacee si associano altre specie psammofile come la calcatreppola marittima (Eryngium maritimum), l’euforbia marittima (Euphorbia paralias), il poligono marittimo (Polygonum maritimum) e il giglio marino comune (Pancratium maritimum).

Nelle fasce retrodunali prendono in genere il sopravvento altre specie come l’ononide ramosissima (Ononis hispanica), il fiordaliso delle spiagge (Centaurea sphaerocephala) e la finocchiella marittima (Seseli tortuosum). In assenza di disturbo sulle dune più interne si sviluppa una tipica macchia psammofila a dominanza di ginepro coccolone (Juniperus oxycedrus) caratterizzato da grosse coccole (impropriamente dette frutti). A questa specie si associa l’efedra (Ephedra fragili) dai tipici rami sottili verdi e più sporadicamente altre specie di macchia come il lentisco o la fillirea.

Gli habitat costieri rocciosi della Riserva di Vendicari ospitano una peculiare vegetazione che forma una stretta fascia, più o meno continua, interposta tra le rocce nude più vicine al mare e la vegetazione di gariga che segue verso l’entroterra. Questa vegetazione è caratterizzata da specie adattate al substrato roccioso e all’influenza della salsedine. Sono frequenti il finocchio marino (Crithmum maritimum), il limonio virgato (Limonium virgatum) e, con minore frequenza, il limonio siracusano (Limonium syracusanum) specie endemica del litorale ionico ibleo.

I pantani salmastri sono uno degli elementi che più caratterizzano il paesaggio della riserva. Le condizioni ecologiche di questi ambienti sono particolarmente severe (umidità e salinità molto variabili) per la vegetazione, che infatti è estremamente specializzata e costituita da relativamente poche specie alofile. Il livello dell’acqua e il tipo di suolo sono i fattori fondamentali nel determinare il tipo di vegetazione alofila che, anche in questo caso, forma delle fasce o cinture che sono facilmente distinguibili solo quando il variare delle condizioni ambientali avviene in modo repentino.

Lo specchio d’acqua dei pantani è interamente occupato non solo da molteplici specie di alghe, ma anche da piante sommerse a foglie filiformi come l’erba da chiozzi spiralata (Ruppia cirrhosa), la specie più diffusa presente in tutti i pantani; più rara è invece l’altenia filiforme (Althenia filiformis), che è stata osservata presso il Pantano grande. Durante il periodo estivo queste piante completamente disseccate formano un caratteristico feltro bianco che ricopre la superficie asciutta dei pantani.

Intorno a questi bacini si osserva una caratteristica cintura di vegetazione, parzialmente sommersa per brevi periodi, a dominanza di alofite arbustive con rami articolati e succulenti. La specie più comune è la salicornia glauca (Arthrocnemum macrostachyum), molto meno frequenti sono la salicornia fruticosa (Salicornia fruticosa) e la salicornia radicante (Sarcocornia alpinii). Il salicornieto, nelle aree che vengono sommerse più sporadicamente, viene sostituito da una vegetazione a dominanza di enula bacicci (Limbarda crithmoides), a cui si associano la gramigna giunghiforme (Agropyron scirpeum) e il limonio narbonense (Limonium narbonense).

Il lato ovest di tutti pantani, che riceve l’acqua dolce proveniente dagli impluvi che convogliano le acque di scorrimento superficiale, presenta una stretta fascia di vegetazione a dominanza di cannuccia di palude (Phragmites australis) che separa la vegetazione alofila da quella di macchia o dalle  coltivazioni. In posizione più rialzata sono frequenti anche i canneti di canna domestica (Arundo donax) involontariamente favorita dall’uomo che in passato la coltivava.

LA FAUNA

La Riserva di Vendicari è la zona umida più conosciuta tra quelle che esistono nella punta meridionale della Sicilia sud-orientale e nella migrazione degli uccelli europei riveste un’enorme importanza. In primavera una sosta in quest’area umida è la prima dopo la lunga attraversata del Canale di Sicilia mentre durante la migrazione autunnale questo è l’ultimo lembo di terra prima del viaggio che porterà gli uccelli sul continente africano.

La presenza degli uccelli cambia con il variare delle stagioni. I periodi migliori per visitare Vendicari sono la seconda metà dell’autunno e l’inverno, in questo periodo si può trovare la maggior concentrazione di uccelli acquatici.

I primi movimenti legati alla migrazione post-riproduttiva si osservano già verso la fine di luglio: nelle poche pozze di fanghiglia si possono osservare pettegole (Tringa tetanus), combattenti (Calidris pugnax), piovanelli (Calidris ferruginea) e gambecchi, (Calidris minuta) intenti alla ricerca di piccole prede. Verso la fine di agosto, si cominciano ad osservare i primi grandi stormi di garzette (Egretta garzetta) ed aironi cenerini (Ardea cinerea) che si fermeranno qui per riposarsi e rifocillarsi. Entrambe le specie sono comunque facilmente osservabili durante tutto l’arco dell’anno. Nei mesi di settembre ed ottobre si nota la presenza di altri grossi uccelli dalla livrea bianca: sono l’elegante airone bianco maggiore (Ardea alba) e la rara spatola (Platalea leucorodia), un grande ciconiforme che deve il suo nome proprio al particolare becco schiacciato, che utilizza per sondare il fondo del pantano alla ricerca di cibo.

Fra i rapaci che si possono osservare durante la stagione autunnale il più frequente è il falco di palude (Circus aeruginosus), ma anche il falco pescatore (Pandion haliaetus) è talvolta presente ed è riconoscibile per il contrasto fra la parte superiore scura e quella inferiore bianca. A metà novembre solitamente arrivano i grandi stormi di cormorani (Phalacrocorax carbo).

Molti visitatori vengono nella Riserva di Vendicari per osservare i fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus). Qualche esemplare può essere presente tutto l’anno, ma normalmente i primi stormi in migrazione si osservano a settembre e, dal mese di novembre, i gruppi più consistenti. La maggior parte degli esemplari si fermerà per passare l’inverno o spostarsi con brevi voli in una delle altre aree umide della Sicilia sud orientale. Durante il periodo invernale numerose sono le anatre che sostano nei pantani. Nello stesso stormo si possono osservare: il fischione (Mareca penelope), il mestolone (Spatula clypeata), il codone (Anas acuta), il germano reale (Anas platyrhynchos) e la piccola alzavola (Anas crecca).

Il simbolo della riserva è la volpoca (Tadorna tadorna), un’anatra di grandi dimensioni che a Vendicai ha uno dei siti italiani di maggior importanza per lo svernamento e la sosta. Inoltre, ormai da alcuni anni, diverse coppie di Volpoche nidificano all’interno della riserva.

Molte delle specie che si osservano  durante la migrazione primaverile saranno presenti anche durante il periodo autunnale, come il totano moro (Tringa erythropus), la pettegola (Tringa totanus), la pittima reale (Limosa limosa), il gambecchio (Calidris minuta) ed  il più raro albastrello (Tringa stagnatilis).

Fra gli uccelli nidificanti più comuni troviamo la gallinella  d’acqua (Gallinula chloropus), il tuffetto (Tachybaptus ruficollis); fra i  più appariscenti l’elegante cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus) ed il fraticello (Sternula albifrons); fra le specie più colorate il gruccione (Merops apiaster).

Molte altre sono le specie nidificanti, ma  non strettamente legate all’acqua, come l’upupa (Upupa epops) e l’usignolo (Luscinia megarhynchos). Interessante è la presenza dell’occhione (Burhinus oedicnemus), una rara specie che sceglie le zone con bassa vegetazione situate soprattutto nell’area di pre-riserva.

Non tutti gli uccelli sono migratori: diverse specie, come il gheppio (Falco tinnunculus), il barbagianni (Tyto alba), il saltimpalo (Saxicola torquatus), l’usignolo di fiume (Cettia cetti), la cinciallegra (Parus major), vivono tutto l’anno all’interno della riserva.

Nella Riserva di Vendicari non si osservano solo uccelli. Tra i mammiferi più comuni abbiamo i conigli, la piccola e fugace donnola (Mustela nivalis) e la volpe (Vulpes vulpes). Un animale particolarmente difficile da osservare è l’istrice (Hystrix cristata), un grosso roditore dalle abitudini crepuscolari e notturne, la cui presenza si evince soprattutto dagli aculei che si possono trovare lungo i sentieri; va ricordata, inoltre, la presenza del riccio (Erinaceus europaeus).

Inoltre qui vivono diversi micro-mammiferi che sono stati segnalati solo grazie a studi specifici: ricordiamo la presenza del più piccolo mammifero europeo, il mustiolo (Suncus etruscus), il quercino (Eliomys quercinus), il ratto nero (Rattus rattus), il topolino commune (Mus musculus) e l’arvicola di Savi (Microtus savii).

Tra i rettili presenti all’interno della riserva segnaliamo: la tartaruga palustre (Emis orbicularis), la biscia dal collare (Natrix natrix), il biacco (Hierophis viridiflavus) ed il colorato colubro leopardino (Zamenis situla). Quattro invece le specie di anfibi che sono state censite a Vendicari; oltre alla comune rana verde (Pelophylax esculentus) ed al rospo commune (Bufo bufo), troviamo il rospo smeraldino siciliano (Bufotes boulengeri siculus) ed il discoglosso dipinto (Discoglossus pictus).

Tutte le specie fin qui elencate sono solo una parte di quelle che in realtà popolano gli ambienti di Vendicari. Bisogna ricordare anche tutte le specie di invertebrati (insetti, aracnidi, crostacei, ecc.) che, pur essendo difficilmente osservabili da parte del visitatore, svolgono un ruolo importantissimo e fondamentale per l’esistenza di questo e di qualsiasi altro ecosistema naturale.

Riserva di Vendicari - Fauna e Flora
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