Un battito d’ali tra le rocce di Cavagrande.
Nelle radure assolate e tra le pieghe più nascoste della Riserva di Cavagrande, fiorisce una delle più eleganti e affascinanti orchidee spontanee della nostra terra: Anacamptis papilionacea, conosciuta anche come orchidea farfalla.
Il suo nome non è casuale: il grande labello trilobato, riccamente decorato da striature e puntinature purpuree, ricorda le ali aperte di una farfalla in posa. Fiorisce tra marzo e maggio, spesso in piccoli gruppi, illuminando i prati aridi e calcarei con i suoi toni tra il rosa, il viola e il fucsia.
Questa orchidea, endemica del bacino del Mediterraneo, ama i luoghi soleggiati e poco disturbati. È una specie perenne e geofita, che ogni anno torna a sbocciare grazie a un piccolo tubero sotterraneo, in simbiosi con funghi micorrizici presenti nel terreno: un delicato gioco di equilibri invisibili ma essenziali.
La sua presenza è un segnale prezioso della buona salute dell’habitat: dove fiorisce l’Anacamptis papilionacea, la natura è ancora in armonia.